LA SCELTA DELLA LEGNA DA ARDERE MIGLIORE
Il potere calorico del legno viene di solito espresso in Kcal/Kg e rappresenta la quantità di calore sprigionata dalla completa combustione di un kg di legna. Il potere calorico dipende molto dalla tipologia del legno, dalla sua qualità e dal suo tasso di umidità al momento della combustione. In media, si possono ottenere i seguenti valori per Kg di legno anidro: Frondoso 4.300 Kcal/Kg, Resinoso 4.600 Kcal/Kg.
A fronte di uguale peso, i legnami resinosi hanno dunque un potere calorico superiore agli altri legni. Questa diversità è compensata da una maggiore densità dei legni frondosi. Si capisce quindi che la combustione e la resa della propria stufa a olle dipende molto dalla qualità del legno che viene impiegato. Anche stufe a olle dalla resa particolarmente elevata potrebbero non garantire combustioni di qualità ad esempio nel caso di impiego di legname non completamente essicato.
La legna destinata alla combustione all'interno della stufa dovrà prima di tutto essere ben stagionata. La scelta del tipo di legno è condizionata dalla reperibilità in zona, e chiaramente dal prezzo. Gli alti costi di trasporto impediscono alla legna di essere consegnata a grandi distanze. Tutto il legno si può suddividere in due categorie, 'duro' o 'dolce', a seconda della provenienza. Il legno duro proviene dalle latifoglie, usualmente alberi decidui, ad esempio rovere, faggio, noce.
Il legno dolce proviene invece dalle conifere, o sempreverdi, come pino, abete, larice. Relativamente al peso, tutti i legni hanno più o meno lo stesso potere calorifico, ma poiché il legno duro è più denso, questo produce maggior calore in rapporto al volume. I legni duri sono generalmente più densi e meno resinosi dei legni dolci; perciò bruciano più lentamente, producendo un calore più durevole.
I legni dolci bruciano più rapidamente producendo un calore più forte, rendendoli ottimi per avviare il fuoco; usarli però, come combustibile principale significa dover ricaricare la stufa più spesso. I legni dolci producono anche maggiore creosoto, il che significa dover pulire più spesso il camino. Per ottenere un fuoco caldo e durevole la miglior cosa è mescolare un 20% di legno dolce con un 80% di legno duro. Capacità di combustione a parte, i tipi di legno, all'interno delle due categorie, hanno delle specifiche caratteristiche che meritano di essere considerate. Per esempio, legni a fibra lunga e liscia, come il faggio ed il rovere rosso, sono più facili da spaccare di legni con fibre corte e contorte. Alcuni legni, compresi alcuni legni dolci, producono grandi quantità di fumo; altri contengono sacche di umidità che provocano scoppiettii durante la combustione, producendo faville e spargendo scintille. Molti alberi da frutto, come il melo, emanano una gradevole fragranza mentre bruciano.